[L'articolo descrive sinteticamente l'argomento per motivi di chiarezza espositiva. Per un approfondimento dei contenuti trattati e la relativa bibliografia si rimanda alla dispensa e ai video didattici del corso di formazione: Valutazione e trattamento dei Disturbi di Apprendimento (DSA)]
Il Metodo VaDiSS integra, in fase di valutazione pre-trattamento e post-trattamento della dislessia, i test di lettura di un brano (Prove MT di Sartori e Cornoldi) e di parole e non-parole (DDE-2 di Sartori, Job e Tressoldi, Prova di lettura di parole e non parole di Zoccolotti e collaboratori) con la valutazione tachistoscopica della lettura di sillabe e parole, ad una velocità di esposizione di 100 millisecondi, con gli stimoli presentati a distanza di 2 secondi. Questa velocità di esposizione impedisce, infatti, di effettuare la lettura sillabica dello stimolo (in caso di parole); in una situazione di lettura del genere il bambino può fare soltanto due cose: riconoscere istantaneamente la parola che compare sullo schermo del pc e pronunciarla correttamente, oppure fallire nel riconoscimento e non pronunciare nulla, o pronunciare un suono sbagliato.
Il riconoscimento o meno delle parole presentate per 100 millesimi di secondo da parte dell'alunno dipende dall'aver consolidato o meno nella memoria a lungo termine visiva l'immagine della parola intera (la sight word di L. C. Ehri) e aver acquisito altresì il collegamento con il suono corrispondente di quella parola, suono già presente nel suo lessico verbale. Dal momento l'abilità di lettura in larga parte coincide con questo tipo di consolidamento e di collegamento tra immagine e suono della parola, cioè con il riconoscimento visivo delle parole come un tutt'uno indipendentemente dalla loro lunghezza o complessità, risulta quindi fondamentale testare il bambino sull'entità di quello che possiamo definire il "vocabolario visivo" o ortografico presente prima del trattamento, e sull'incremento di questo vocabolario una volta concluso il trattamento.
Il bambino dislessico legge molto più lentamente e in modo non sempre corretto la maggior parte delle parole perché non ha strutturato, nonostante le frequenti esperienze di apprendimento della lettura vissute durante le prime fasi della scolarizzazione, per varie ragioni (che non stiamo qui a discutere perché questo argomento così complesso non è oggetto del presente articolo) quel "vocabolario visivo" che gli permetterebbe di riconoscere e pronunciare istantaneamente le parole incontrate nel testo durante la lettura. Egli continua ad applicare il meccanismo di pronuncia sillabica delle parole, che rappresenta soltanto il precursore per la loro corretta lettura e comprensione, come è spiegato dall'ipotesi di auto-apprendimento a partire dalla decodifica fonologica (phological decoding self-teaching hypotesis, proposta da Ziegler, Perry e Zorzi): finché il bambino con passerà al riconoscimento globale della parola che prima sillabava, in realtà non la sta leggendo, sta soltanto pronunciando una serie di suoni in sequenza, o che al massimo riconoscerà per pochi secondi essere quella parola che magari ha pronunciato spesso parlando nel corso degli anni, ma che alla successiva lettura tornerà ad essere priva di significato.
La valutazione tachistoscopica prevista dal Metodo VaDiSS assume, quindi, un'importanza diagnostica e prognostica fondamentale prima dell'inizio del trattamento, e alla sua conclusione per la valutazione di efficacia ed efficienza dello stesso, ed anche in sede di follow-up. Se la presentazione al tachistoscopio evidenzia un incremento significativo del riconoscimento istantaneo delle parole, possiamo essere certi che il nostro intervento ha prodotto un miglioramento nel processo di apprendimento della lettura.
Il Metodo VaDiSS utilizza, per la valutazione tachistoscopica, un corpus di parole disposte in ordine di frequenza nella lettura e scrittura infantile, tratte dai file in excel pvbvarless (Valori di età di acquisizione, immaginabilità e frequenza per 527 parole del Primo Vocabolario del Bambino, di Rinaldi, Barca e Burani) e varless (Variabili lessicali e sub-lessicali: valori per 626 nomi dell'italiano, di Burani, Barca e Arduino). Le 527 parole e i 626 nomi sono stati integrati in un unico file, sono state successivamente tolti i termini ripetuti due volte ed esclusi quelli con frequenza totale nella lettura e scrittura infantile pari a zero. I termini rimanenti (quasi 900) sono stati raggruppati in "pacchetti" di 30 in file text, partendo da quelli con valore di frequenza totale nella lettura e scrittura infantile più alto.
Ciascuna serie di 30 termini viene caricata sul tachistocopio, che visualizzerà in sequenza ogni 2 secondi, ad una velocità di esposizione di 100 millesimi di secondo, i 30 stimoli Al bambino, in questa prima fase di valutazione, viene chiesto di pronunciare a voce alta la parola che vede comparire. Gli viene spiegato che dopo la prima comparirà una seconda e così via. Viene data soltanto l'indicazione di non soffermarsi a cercare di pronunciare la parola dopo che è scomparsa, per non distrarsi nell'osservare quella successiva. Spieghiamo al bambino di pronunciare subito la parola che vede, se non riesce a leggerla non deve preoccuparsi e prepararsi a leggere quella successiva.
Presentiamo a titolo esemplificativo i termini che compongono il primo "pacchetto": fare, andare, dire, vedere, casa, giocare, stare, giorno, mamma, bello. venire, grande, prendere, mettere, bambino, amico, anno, mangiare, scuola, trovare, portare, piccolo, dare, cane, papà, dopo, sentire, occhio, uomo, guardare. Come si può notare, sono presenti sostantivi e verbi di varia lunghezza e complessità: si va dalle 4 lettere di parole molto semplici come "fare" e "casa", a termini di 8 lettere e più complesse come "mangiare" e "guardare".
E' importante sottolineare che una volta acquisita, attraverso un processo corretto di apprendimento della lettura, l'immagine ortografica completa della parola (sight word) nella memoria a lungo termine visiva ("vocabolario visivo") collegata al suono della parola già presente nel suo bagaglio di termini usati per esprimersi attraverso il linguaggio ("mamma" è presente nel lessico del neonato dopo pochi mesi di vita, anche se imparerà a leggerla a 6 anni!), la diversa lunghezza e complessità della parola letta non incide sulla velocità di lettura, perché il bambino la riconoscerà istantaneamente e la pronuncerà correttamente in una frazione di secondo.
Per il trattamento della dislessia con il Metodo VaDiSS nella sua versione lessicale, più adatta agli alunni più grandi e agli studenti, la valutazione tachistoscopica fornisce il "materiale" su cui si focalizzerà l'intervento: le parole non riconosciute dal soggetto in fase valutativa, infatti, saranno sottoposte alla memorizzazione specifica secondo il paradigma del paired associate learning (PAL) utilizzando la stimolazione unilaterale oculare per l'attivazione della corteccia prefrontale controlaterale dopo una corretta calibrazione dei suoi accessi oculari.
Il presente video didattico fornisce un esempio di valutazione tachistoscopica in sede di follow-up a tre mesi dalla conclusione di un breve trattamento descritto nell'articolo Follow-up a 12 mesi di un trattamento di dislessia con il Metodo VaDiSS, unitamente alla prima fase di stimolazione unilaterale attuata con il Metodo VaDiSS: l'operatore è seduto al lato destro del bambino e pronuncia le parole al suo orecchio destro mentre lui le osserva sullo schermo del pc, per poi rileggerle nuovamente. Il bambino, che nel mese di dicembre 2015 in sede di valutazione aveva molte difficoltà a riconoscere parole di 4 lettere, dopo circa 5 ore di trattamento nel periodo gennaio/marzo 2016, dopo quasi tre mesi dalla conclusione delle sedute riesce a riconoscere parole anche di 7- 8 lettere (p.e. "conoscere").
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